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Martex

Arrediamo piccoli e grandi uffici con la stessa passione e lo stesso entusiasmo perché ci piace rendere sempre unici i nostri progetti, creando una storia diversa in base alle esigenze del cliente o alle richieste di architetti ed interior designer.

È contenuta in premessa la migliore sintesi di un concetto che muove ogni nostro pensiero quando ci concentriamo sui luoghi dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e dove professionale e domestico non sono mai totalmente separati, ma anzi comunicano tra loro, e le emozioni, sia positive che negative, scorrono attraverso questi due mondi.

martex-office-pigreco — Collezione Pigreco, Design Mario Mazzer

martex-office-nucleo — Collezione Nucleo, Design Monica Graffeo

martex-office-biblos — Collezione Biblos, Design Martex R&D

martex-office-kyo — Collezione Kyo, Design Mario Mazzer

La storia di Martex si intreccia con i più importanti cicli evolutivi che hanno caratterizzato lo sviluppo del design e dell’arredo; da 50 anni si affaccia curiosa su questo scenario, per cogliere i segnali di cambiamento ed innovazione, che rappresentano lo stimolo quotidiano per la continua evoluzione dei propri prodotti.

Per Martex il concetto di personalizzazione, qualità e cura dei dettagli sono valori estesi che coinvolgono tutta la filiera aziendale; fare qualità significa poter trasmettere al mercato la certezza sulla durabilità del prodotto, sul mantenimento nel tempo del suo valore e delle sue prestazioni originarie. Il pensiero è italiano e la manifattura è italiana a garanzia di un risultato qualitativamente originale.

martex-office-project-kaminario — Progetto Kaminario, Tel Aviv - Israele

martex-office-project-agos — Progetto Agos, Milano - Italia

martex-office-alj-cdc-project — ALJ CDC - Jeddah, KSA

La nostra chiave di lettura del benessere in ufficio:
LA PIAZZA

L’interpretazione di Martex all’evoluzione dell’ufficio, inteso come luogo di benessere sensoriale e di relazione, si ispira al concetto italiano di PIAZZA; uno spazio ricco di diversità e stimoli sensoriali, che trasferiti nell’ambiente di lavoro consentono una sua interpretazione personale, secondo le proprie attitudini ed esigenze.

La metafora urbanistica è la chiave interpretativa che meglio spiega il cambiamento che stiamo vivendo, perché la piazza è luogo d’incontro e scambio, nucleo della comunità, uno spazio complesso nel quale si innestano relazioni e in cui confluiscono i flussi principali della città, un vero incubatore di relazioni al cui centro ci sono le fonti primordiali dell’acqua (il pozzo, la fontana) e del cibo (il caffè, il chiosco, la terrazza, …). Tutto attorno alla piazza si articolano gli spazi comuni, gli spazi di riposo, di ritiro e di lavoro.

Come un centro urbano, l’arredo ufficio dovrebbe assecondare e facilitare l’appropriazione dello spazio e l’aggregazione attorno ad un fulcro conviviale, che inneschi relazioni positive.

Il layout ufficio così si trasforma; non più tante postazioni e uffici singoli, cubicle individuali e poche sale riunioni, ma spazi flessibili dove le persone possano comunicare, scambiare idee, muoversi ma anche lavorare, dove possano assolvere al meglio le proprie funzioni e stare bene.